Open/Close Menu Fondation Alain Daniélou

La prospettiva transculturale di “Fondazione Alain Daniélou Ricerca e Dialogo Intellettuale” implica un’apertura permanente all’alterità, un interesse per le zone di transizione sul piano dell’esperienza e del pensiero, e un atteggiamento critico verso un mondo in continua trasformazione. Lavorare su questi tre aspetti richiede un apprendimento infaticabile dal quale può emergere un dialogo solido e creativo tra diverse concezioni del mondo.

Solo attraverso un allontanamento dalle posizioni dogmatiche e una discussione che metta in questione i parametri universalisti ed esclusivisti che hanno caratterizzato le attività intellettuali in Occidente negli ultimi secoli, si potrebbe costruire un vero ponte fra le culture senza fare sparire le loro differenze o irrigidire i vasi comunicanti.

Il progetto della modernità occidentale consisteva in gran parte in un’oggettivazione de la Natura, il cui scopo era renderla scientificamente intelligibile e tecnicamente sfruttabile. Il risultato storico di questo processo è tra l’altro uno iato tra cultura (umana) e natura (non umana), il cui – soprattutto negli ultimi due secoli – ha slegato l’esistenza umana dai suoi rapporti vitali e ha condotto à un crescente dominio e distruzione della Natura. Secondo Alain Daniélou, solo una modalità di essere nel mondo fornita dai rapporti specifici alla Natura (ciò che l’antropologia classica ha chiamato “animismo”) può trovare e conservare uno spazio di relazioni non alienate tra umani e non umani. Nonostante gli innegabili cambiamenti introdotti dalla modernità occidentale, alcuni dei quali hanno provocato una radicale discontinuità con il passato, questo atteggiamento e questo modo di essere nel mondo – l’animismo – non è sparito. Esso costituisce invece il sostrato stesso che lega l’uomo alla sua propria fonte di vita e gli permette di estendere qualitativamente il suo orizzonte di rapporti.

La prospettiva ecosofica del Dialogo Intellettuale della Fondazione Alain Daniélou intende rendere giustizia all’intuizione animista di Alain Daniélou e alle sue conseguenze filosofiche nel nostro contesto attuale. L’Ecosofia sarebbe in questo senso una pratica di saggezza, un modo di vivere costituito da un lavoro teorico e pratico che rende possibile trovare un atteggiamento non oggettivante nei confronti della Natura e sacralizzante in relazione alla Vita. Viene inteso allo stesso tempo come un lavoro critico sul rapporto tra l’essere umano con il suo campo di azione individuale e collettiva, nonché su una possibile apertura a disposizioni non umane per ricreare relazioni perdute da tempo.